Differenza fra dominio e hosting


Si fa presto a gettarsi anima e corpo nell’avventura telematica. Ma non sarebbe meglio imparare a orientarsi nella terminologia di base? Ecco l’ABC.


Prima di imparare come registrare un dominio, suggerisce Giga.it, sarebbe il caso di sapere quale differenza intercorre tra esso e l’hosting. Tu la conosci? In caso di risposta negativa, non temere: sei in buona compagnia. Infatti i dubbi e la confusione su alcuni aspetti basilari della costruzione di un website sono enormemente diffusi. Devi solo avere la volontà di dirimerli. Nel caso specifico, proviamo ad aiutarti qui di seguito.


Una definizione generale


Dominio e hosting sono sovente contenuti, insieme ad altre dotazioni, all’interno di un’offerta. Quest’ultima va sotto il nome di web hosting. In pratica, vi trovi tutto il necessario per “montare” un sito Internet, metterlo in rete e renderlo quindi visibile a chiunque s’incuriosisca. Ciò non significa che gli elementi contenuti siano interscambiabili o sovrapponibili: ognuno riveste la sua precisa funzione. In informatica non esistono sinonimi veri e propri.


Per quanto riguarda il dominio…


Tutti sanno che per visitare un sito conosciuto è sufficiente aprire il browser (che andrà a comunicare con il server apposito) e scrivere nello spazio dedicato della barra degli indirizzi quello che tecnicamente si chiama URL.


Ti apparirà così la pagina web che intendevi consultare. Ciò succede perché tramite il Domain Name System (DNS) si approda all’Internet Protocol (IP) del server in questione. Ma lasciamo perdere le considerazioni irte di tecnicismi. Quello che interessa a te è che l’IP – che di per sé si presenterebbe come una formula astrusa – è uno strumento atto a identificare qualsiasi dispositivo presente sul web, ed è il tuo browser a decifrarlo mediante l’indirizzo (il dominio) che hai digitato.


Va bene, ma come ci si registra?


Ora torniamo alla tua curiosità iniziale: come registrare un dominio? Se ne occupano le preposte naming authorities, che in pratica “battezzano” (se ogni condizione è soddisfatta) i siti secondo le richieste di persone fisiche o giuridiche. Il dominio si compone di una stringa di testo (che comprende il famoso “www” seguito dall’appellativo scelto) e l’estensione (le più diffuse da noi sono .it e .com). In fin dei conti, si tratta di semplificazioni che permettono all’utente di ricordare più facilmente un indirizzo che in forma di IP sarebbe parecchio più complicato.


Tutto qui?


Certo che no! L’espletamento dei vari obblighi burocratici non è sufficiente per veder on line i tuoi contenuti, i tuoi articoli, i tuoi aggiornamenti, i tuoi prodotti, le tue vetrine. È necessario per l’appunto affidarsi a un server, che ospiterà – termine utilizzato non a casaccio – e organizzerà i tuoi file; in pratica, un servizio di hosting


A proposito di hosting


È bene sapere che con il termine hosting, per il quale si sottintende spesso la formula sharing (condiviso), ci si riferisce non solo all’immissione in rete, ma anche a una serie di servizi aggiuntivi facenti parte di veri e propri pacchetti, adattati alle esigenze di varie categorie di clienti.


L’accenno alla condivisione riguarda una soluzione ancora piuttosto diffusa, soprattutto per ragioni economiche: disporre solo di una parte di un server usato pure da altri clienti. Da un lato è un metodo che limita i costi, dall’altro bisogna fare i conti con uno spazio non troppo esteso, che potrebbe rivelarsi insufficiente nel momento in cui il giro d’affari dovesse allargarsi.


Cosa ti si fornisce


L’azienda (detta provider) che ti vende una porzione di server da adibire all’hosting condiviso ti comunica i codici d’accesso. In pratica, disporrai di una “stanza” nella quale inserire scritti, fotografie, filmati, infografica a tuo piacimento. Inoltre, ti darà la possibilità di creare delle caselle per le e-mail, un content management system per l’amministrazione, qualche database, e via elencando. 


Fare interagire il dominio e l’hosting


Adesso hai tutto, ma dovrai far funzionare insieme gli elementi. Qualora avessi acquistato tutto presso lo stesso rivenditore, non dovrai preoccuparti di nulla: si occuperà di armonizzare e adattare l’insieme alle tue esigenze. D’altro canto, per i neofiti hosting e dominio permangono indistinguibili appunto perché vengono comprati spesso in un unico blocco, senza spiegazioni particolari. Se tuttavia, per disparati motivi (di solito legati ai prezzi), ti sei rivolto a due società diverse per mettere insieme il tuo sito, sarà compito tuo dialogare con il DNS, correlando il nome al codice IP. E se non commetti i classici errori del principiante… voilà! Il website è servito!


Sapevi già distinguere il dominio dall’hosting?

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