L'arte di non sprecare

L'idea del riciclo e della trasformazione si sta lentamente facendo avanti negli ultimi anni. Colpa dell'aumento sempre più considerevole dei prezzi e grazie alle idee ambientaliste che sono tornate prepotentemente con il problema del riscaldamento globale.



Non buttare ma trasformare



Qualsiasi oggetto potrebbe diventare qualcos'altro, oppure potrebbe semplicemente, con pazienza e buona mano, essere aggiustato. Lo sapevano bene i nostri nonni che prima di buttare un oggetto stavano ore e ore per cercare di ricreare almeno qualcosa che potrebbe essere stato utile. Oggi questa necessità, alla maggior parte delle famiglie, manca, eppure esistono industrie specializzate che ridanno una nuova luce a ciò che non vogliamo finisca buttato via, come Egal.it e magari regalandogli un tocco di unicità. Accessori, gadget, a volte hanno bisogno di una lucidata, a volte serve un po' di creatività in più, ma se davvero si vuole si possono evitare sprechi e dire addio alla vita del consumismo esasperato.



Comprare, comprare, comprare



Vogliamo tutto quello che si può avere a disposizione, e spesso non ce ne facciamo niente. Non ci chiediamo mai se davvero ci serve un determinato oggetto prima di comprarlo, anche perché, con la produzione di massa, molti oggetti costano davvero poco. O almeno meno di quanto pensiamo ci costi, calcolato nel tempo e nelle energie spese, per aggiustarlo o farlo aggiustare. E così ci capita anche di buttare vestiti scuciti, perché è più facile, e forse anche più affascinante, comprarne di nuovi invece che cucire, o far cucire, quello che già si possiede. Un'idea che col tempo si è ormai insinuata sempre più nella nostra società e da cui è difficile uscirne, colpa anche nostra che non sappiamo più effettuare alcune tipologie di lavori e dei prezzi dei professionisti che, inevitabilmente, diventano più cari dei prodotti stessi.



La cultura del riciclo



Se è vero che non siamo più capaci a riparare, è vero anche che in questi ultimi anni sta andando sempre più di moda l'idea della vendita dell'usato. Attiva da sempre, ma una volta molto più indirizzata, erroneamente, a coloro che non potevano permettersi abbigliamento, oggettistica e arredamento nuovo, si ripropone questo scambio di merci a prezzi favorevoli e a minore impatto ambientale. Anche la tecnologia sta sfruttando questa nuova moda e molte app sono nate proprio per dare vita nuova agli oggetti che non usiamo più, creando una rete fitta a favore del risparmio, sia economico che energetico. Quando si dice che si ritorna sempre, almeno un po', alle origini, quando le nostre nonne barattavano al mercato quello che avevano con quello che serviva per loro e la famiglia.



Indietro nel tempo



La casa in campagna, lontano dallo smog in città, circondati dalla natura e dagli animali. L'orto, per coltivare i propri ortaggi, per essere sicuri che siano coltivati nel rispetto dell'ambiente e della salute. Il baratto della merce che non serve più per trovare quello che ci serve. L'idea della vera socialità e, allo stesso tempo, la voglia di scappare dall'iperconnessione di cui siamo dipendenti. Sono solo alcune di tutte le idee che, dopo un periodo molto difficile, riaffiorano anche nella mente dei più giovani, con la voglia di cambiare e trasformare il proprio mondo e il loro futuro. Sembra che tutto quello che ci hanno venduto finora come idea di felicità non funzioni più, che si cerchi sempre più una via alternativa a tutto questo stress fisico e psicologico. Si ritorna a quando si stava meglio, visto che l'economia sta andando in frantumi, riuscire a sopravvivere come facevano i nostri nonni, ed essere felici comunque come loro, sembra l'unica via d'uscita.



Ricercare la bellezza in quello che abbiamo tra le mani è il modo migliore per apprezzare veramente le piccole cose. Che sono quelle che ci fanno sentire già fortunate a possederle e, se possiamo fare qualcosa per ridarle una nuova vita migliore, bisogna tentare.

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